Workshop 2. Le ICT rivoluzioneranno il modo di progettare
Una rivoluzione a tutto tondo, la 4.0, che investe anche il rapporto tra produzione e prodotti, rivoluzionando il modo in cui si fa ricerca e sviluppo.
Se ne sono occupati in Pierburg Pump Technology Italy SpA, con sede a Livorno. L’azienda, che fa parte del gruppo RheinMetall, si occupa di progettazione e produzione di pompe olio, acqua e vuoto rispettivamente per la lubrificazione, refrigerazione e impianto frenante di auto. Tali prodotti tradizionalmente meccanici, si stanno evolvendo verso la meccatronica.
«Il 4.0 pone delle sfide interessanti alle divisioni Ricerca e Sviluppo delle aziende. Infatti, l’auspicio è che grazie alla connessione tra processi e prodotti ed una evoluzione degli aspetti normativi, si possa avere un monitoraggio dei prodotti dalla loro creazione sulle linee a quando saranno in funzionamento su strada» spiega Raffaele Squarcini, responsabile servizio di ingegneria di ReD nella Businness Unit Pump Technology.
Ciò in parte già avviene: in Pierburg, le linee di produzione è sono monitorate costantemente e i dati, immagazzinati ed elaborati in modo da diventare informazione, hanno già permesso di risolvere alcuni colli di bottiglia sulle linee. «Il salto ulteriore è analizzare i dati in tempo reale, ovvero far risalire le informazioni dal prodotto messo in uso su veicolo alla Ricerca e Sviluppo, in modo che i prodotti possano essere ulteriormente ottimizzati e customizzati». Questo è uno dei punti critici emersi nello workshop “Prodotti”, organizzato da Movet presso Pierburg nell’estate 2017. In particolare, ci si è interrogati su come integrare le tecnologie di monitoraggio, che già esistono, con un quadro normativo che, per il momento, non tiene conto di questo uso dei dati.
Il trasferimento dei dati, raccolti in produzione e su strada, sarà utile per razionalizzare tempi e costi della produzione e per progettare prodotti migliori» commenta Squarcini.
Allo stato attuale, Pierburg identifica ogni prodotto che produce, con metodologie all’avanguardia, creando una sorta di carta d’identità. Con essa, si può risalire a chi ha realizzato il prodotto, quando è stato fatto, se vi sono piccole devianze nelle misure. Il passo ulteriore sarebbe garantire un flusso di dati continuo, per avere informazioni sul comportamento ed utilizzo effettivo del prodotto su strada.
La sfida della connessione diretta tra progettazione e prodotto, animerà i relatori e il pubblico al panel “Prodotti” a “Paradigma 4.0: applicazioni e implicazioni nel settore automotive”.
Luca Della Maggiora