Il 4.0, ovvero quando si acquisterà l’auto con dispositivi “realtà aumentata”
“Paradigma 4.0: applicazioni e implicazioni nel settore automotive” sarà l’occasione soffermarsi sui cambiamenti che il 4.0 produrrà anche nell’esperienza del cliente durante le fasi di acquisto del prodotto.
Secondo il dossier “Digital hits the Road”, elaborato da Accenture nel 2016 In Germania, Usa e Cina, i clienti sono tuttora interessati a sperimentare di persona il veicolo, per effettuare il test drive e per negoziare il prezzo. Tuttavia, la maggioranza degli intervistati dichiara di voler utilizzare i canali on – line soprattutto per risparmiare tempo.
L’on – line non sarà l’unico strumento a disposizione dei consumatori, e anzi avranno sempre più spazio dispositivi per la realtà aumentata. Alcuni dispositivi sono già sul mercato, come lo “Smart Helmet” progettato da VRMedia S.r.l, spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna. Il dispositivo composto da sensori, telecamera, cuffie e microfono, tutti rigorosamente wireless, è usato per il momento nel settore della produzione di energia e nell’oil & gas. «La Realtà Aumentata è una tecnica utile per l’assistenza remota. Il dispositivo mette in comunicazione il lavoratore sul sito e un ingegnere che lo segue in diretta – spiega Franco Tecchia, responsabile del gruppo “Computer Graphics & Virtual Environments” della Scuola Superiore Sant’Anna, e continua -. I dispositivi si applicano sul casco di sicurezza del lavoratore e offrono la possibilità di effettuare interventi complessi in tempo reale, grazie alla comunicazione diretta con personale specializzato». Il video di Smart Helmet
I concessionari di auto del futuro potranno dotarsi di strumenti similari per garantire al cliente un’esperienza a tutto tondo del veicolo. Inoltre, le officine di riparazione potranno usare questi strumenti per avere un filo diretto con la casa madre del veicolo, garantendo interventi più accurati.
Luca Della Maggiora