Workshop #1. Logistica e Organizzazione a Magna Closures
Magna Closures è stata una delle protagoniste dei workshops organizzati da Movet nell’estate 2017. L’aspetto scelto dalla multinazionale di Guasticce è quello della Logistica e Organizzazione.
Occuparsi di logistica in azienda significa gestire il processo produttivo e distributivo coordinando in modo integrato tutte le attività che hanno a che fare con la gestione della domanda, la gestione delle scorte, la programmazione della produzione, l’approvvigionamento, la distribuzione fisica dei prodotti e quindi la rete, il magazzino e i trasporti. Secondo il paradigma 4.0, anche la logistica può godere dei vantaggi in termini di efficienza e flessibilità, dall’interconnessione automatica tra magazzino e linee di produzione.
Magna Closures si sta muovendo in questa direzione, approcciandosi alle tecnologie 4.0. «Lavoriamo con sistema “pull – kanban” elettronico, dal magazzino verso l’assemblaggio e i fornitori – spiega Franco Ottino, direttore esecutivo della progettazione dell’azienda con stabilimento a Livorno – e i risultati sono più che soddisfacenti».
Nel sistema kanban elettronico usato da Magna, ogni lotto di prodotto è dotato di un codice a barre che è scansito dal lavoratore quando il lotto è usato in linea di assemblaggio. Con la scansione è inviato un messaggio ai database aziendali, con due possibili risultati: o si rifornisce la linea di produzione con materiale presente in magazzino, oppure parte in automatico un ordine al fornitore. Infatti, i databses contenenti ordini ai fornitori, produzione e ordinativi dei clienti sono interconnessi. «In questo modo la nostra produzione è flessibile, secondo le domande dei nostri clienti, senza acquistare merce in più dai nostri fornitori – spiega Ottino e continua -. Motrol, divisione di Magna Closures, ha così ridotto il materiale in magazzino del 50% e del 70% quello a bordo linea, con conseguente più spazio a disposizione per nuove lavorazioni».
A Motrol, già si pensa a come poter gestire allo stesso modo gli scarti di produzione, reimmettendoli nel circolo produttivo, includendo nella gestione anche i fornitori di secondo livello. Questo permetterebbe di guadagnare ulteriore reattività alle oscillazioni della domanda.
Luca Della Maggiora