Gigafactory per auto elettriche: il caso italiano e quello tedesco

L’industria delle forniture nel settore automobilistico è di fondamentale importanza sia per l’economia tedesca che per quella italiana. Con 2.200 aziende, 161.000 dipendenti e un fatturato di 45 miliardi di euro, l’industria italiana delle forniture occupa una posizione di rilievo a livello internazionale. In Germania, invece, nel 2021, circa 290.800 persone erano impiegate in questo settore e si è registrato un fatturato di 79,67 miliardi di euro, secondo i dati di Assocamerestero. L’industria automobilistica italiana e quella tedesca sono anche strettamente interconnesse: i produttori tedeschi, che si riforniscono dall’Italia di un’ampia gamma di parti e componenti di alta qualità per l’assemblaggio (come pezzi speciali per motori, trasmissioni, frizioni, fusioni, parti metalliche, plastiche ecc.) sono il cliente più importante dell’Italia.

L’auto elettrica è il futuro del comparto automotive, ma l’Italia non gioca un ruolo da protagonista. I grandi players internazionali, infatti, non scelgono l’Italia per impiantare nuovi stabilimenti dediti alla produzione di auto elettriche e soprattutto di batterie. Il caso tedesco è evidente. La Germania è già stata scelta nel 2019 quale sito per la realizzazione del primo stabilimento europeo della casa automobilistica americana. Oggi, la gigafactory Berlino-Brandeburgo è una realtà e produce alcuni modelli appositamente per il mercato europeo. Sempre in Germania, il governo ha investito questa estate circa 150 milioni di euro per la creazione di un altro stabilimento per la costruzione di batterie elettriche, questa volta nel land dello Schleswig Holstein. Il progetto è della multinazionale svedese Northvolt.

Come nota il giornalista Andrea Malan in un suo articolo sul quotidiano “Domani”, la forza tedesca è la capacità di attirare investimenti esteri, cioè di aziende non tedesche e nemmeno europee. Molti i motivi di questo trend. Sicuramente l’elevata formazione dei lavoratori e l’esperienza maturata nel settore automotive, e ciò permette il loro reimpiego nell’automotive elettrico. Inoltre, la Germania può contare su una burocrazia snella e infrastrutture all’avanguardia.

In Italia, la situazione è diversa. Al momento, c’è l’annuncio del consorzio ACC di realizzare una gigafactory di batterie, riconvertendo lo stabilimento ex – Fiat di Termoli. “Automotive Cells Company” è la partnership tra Stellantis, Total e Mercedes-Benz e prevede di realizzare tre stabilimenti per le batterie elettriche: uno in Francia, uno in Germania e uno in Italia, a Termoli. Il governo italiano investirà 370 milioni di euro per uno stabilimento che a pieno regime darà lavoro a 2400 persone.