L’Emilia Romagna punta sulla ricerca: 140 milioni investiti ed è boom di brevetti

L’Emilia Romagna, per digitalizzare le sue imprese, punta su ricerca e innovazione, e perciò la Regione ha istituito la Rete Regionale dell’Alta Tecnologia (HTN – High Technology Network), avvalendosi degli atenei presenti sul territorio e non solo. Attualmente la Rete comprende 96 strutture, di cui 82 laboratori di ricerca industriale e 14 centri per l’innovazione organizzati in 6 piattaforme tematiche (Agro-alimentare, Costruzioni, Energia e Ambiente, ICT e Design, Meccanica e Materiali, Scienze della vita) e loca-lizzati in 10 tecnopoli, che costituiscono il luogo di condivisione di progetti comuni e programmi strategici per aumentare la capacità di intervento nei confronti delle imprese, nonché la rappresentazione dell’offerta di competenze di ricerca industriale presente sul territorio.

La Regione ha inoltre indisviduato delle priorità di ricerca e quindi investimento: priorità A 

Progetti di ricerca 2007 – 2016 (Fonte: Aster)

(Agroalimentare, Edilizia e Costruzioni, Meccatronica e motoristica), priorità B (Industrie della Salute e del Benessere e Industrie Culturali e Creative) e priorità C (Sviluppo sostenibile, Vita sana, attiva e sicura per le persone, Società dell’in-formazione e della comunicazione) e priorità D (marketing, logisti-ca, distribuzione).

Questo ha permesso di mirare gli investimento verso progetti dall’interesse strategico per i settori economici regionale. In Regione sono stati realizzati dal 2007 ad oggi 363 progetti di ricerca industriale a valere su fondi regionali, nazionali ed europei per un valore di oltre 140 milioni di Euro esclusivamente su tematiche relative a Industria 4.0. Inoltre, si affiancano anche altre 2 reti di aziende e centri ricerche, focalizzate sui domini Automotive e Big data.

Infine, sempre per il settore automotive, è nata la Motorvehicle University of Emilia-Romagna (MUNER), associazione nata da un raccordo  tra atenei Università di Bologna, Università di Ferrara, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma e le case motoristiche che rappresentano l’eccellenza del Made in Italy nel mondo e che affondano le radici storiche nel territorio: Automobili Lamborghini, Dallara, Ducati, Ferrari, Haas F1 Team, HPE Coxa, Magneti Marelli, Maserati e Toro Rosso.

I risultati in termini di ricerca non si sono fatti attendere

Brevetti (Fonte: Aster)

Fonte: Aster